sabato 28 gennaio 2012

Archontophoenix Alexandrae


Archontophoenix Alexandrae



Temperatura minima: -4ºC
Velocita' di crescita: Rapida
Esposizione: Semi ombra
Tolleranza alla salinita': No
Terreno: Drenato
Resistenza al vento: Media




Descrizione botanica
Archontophoentx alexandrae, H.H. Wendoel Drude, è originaria, così come l'altra, delle coste dell'Australia nord-orientale fino a 1200 metri di altitudine, dove la si rinviene in numerose colonie mischiata ad altri alberi nelle foreste pluviali o da sola in densi gruppi ma sempre dove il suolo è ricco d'acqua e l'aria è umida. Al limite sopporta anche suoli sabbiosi purché ci sia abbondanza di piogge. Il sistema radicale, essendo molto esteso anche in superficie per captare quanta più acqua possibile, ne raccomanda l'uso per rafforzare le rive dei fiumi e proteggerle dall'erosione.
Il nome specifico ricorda la principessa Alessandra di Danimarca vissuta alla fine del secolo scorso poi regina - madre d'Inghilterra, da cui deriva il nome comune di "Alexandra palm" con cui la chiamano in Australia, anche se il nome datole dagli Aborigeni è quello di "Borum-bru" o di "Ko-paranga" a seconda delle zone e in riferimento alla bontà del "cuore" di cui si nutrivano e all'utilità del picciolo fogliare utile quale estemporaneo mezzo per portare acqua.
Lo stipite, è solitario, dritto, alto fino a 20-25 metri. La sua forma però è tutta particolare dato che alla base si allarga a guisa di bulbo restringendosi man mano verso l'alto mediante una successione di fitti cerchi concentrici originati dalle impronte dei piccioli caduti.
A 2-3 metri il tronco diviene perfettamente cilindrico e non più largo di 15-25 cm., bruno scuro nei primi anni di vita e poi grigio - argenteo. In cima c'è la corona delle guaine fogliari un po' rigonfia a fiasca, anch'essa molto notevole essendo lunga tra i 60 cm e il metro, d'un bel verde ceroso da cui le foglie pinnate sembrano zampillare in chioma non densa e piuttosto all'insù come si conviene all'imitazione di una corona che non si sbrachi ricadendo. Ogni foglia infatti, dal cortissimo picciolo inerme, non è molto lunga variando da 1 a 2 metri e mezzo a seconda della varietà, mentre è piuttosto piena e le pinne o lamine sono numerose (60-70 coppie) disposte a "V" pur inserite in ogni lato sullo stesso piano, lunghe da 30 a 60 cm, dove le più lunghe sono quelle al centro della foglia, quindi con andamento che diremmo a cresta, acuminate e intere all'apice, piuttosto rigide anche per effetto delle venature secondarie dure e in rilievo, verde scuro sulla pagina superiore e argentee o glauche o biancastre sotto, sempre, variando il tono chiaro a seconda della varietà.
Le spate fiorali si formano entro la corona picciolare ma appaiono una volta che le foglie sottostanti sono cadute collocandosi al di sotto della corona stessa in numero di due, alle volte tre quando la successione delle fioriture è più ravvicinata così che, mentre il grappolo più basso ha già i frutti, gli altri sono in fase di fioritura. Le spate cadono poco dopo liberando l'infiorescenza a forma di panicolo molto ramificato e dal corto peduncolo, semipendula, lunga sui 30-40 cm che si copre di innumerevoli fiori minuscoli, bianchi o crema, sia maschili che femminili, dato che è specie monoica, cui seguono molti frutti ovoidi, lunghi 1-1,5 cm cerosi e grossi, che in Australia maturano a fine gennaio e da noi a fine giugno. I semi sono rotondi, coperti di scarse fibre, dall'endosperma ruminato.
Di Archontophoenix alexandrae si conoscono molte forme. In passato una di queste era stata elevata alla dignità di varietà e denominata Archontophoenix alexandrae var. beatríceae, raccolta sul monte Elliott nei dintorni di Townsville e caratterizzata dall'avere la base del tronco ancora più slargata e l'intaccatura dei piccioli così marcata da far sembrare la loro successione come una scaletta. Oggi non si vuol più parlare di varietà ma beatriceae costituisce una forma ben nota in commercio. Altra forma ben conosciuta in Australia e commercializzata è 'Mount Lewis' dal luogo d'origine.



Germinazione
I semi sono facili da far germinare ed esigono circa tre mesi.
Minimo 22°C. Massimo 30°C.
Nascono con molta facilita' e buona percentuale di germinazione.
(si coltivano benissimo in sicilia)
Lasciate le sementi nell'acqua per  2 giorni. Piantate i semi a 3 cm di profondità in un suolo ben svuotato. Conservate il suolo umido e procurate un buono livello d'umidità. La temperatura deve essere almeno di 20°C la notte e circa di 30°C il giorno. La palma reale ha una crescita piuttosto rapida, ma la germinazione potrebbe prendere alcuni mesi.


 Coltivazione
Attendete che il suolo sia secco prima di innaffiare. La palma reale ha bisogno di un suolo leggero e ben svuotato, preferibilmente contente materie organiche.
 Fertilizzate ogni settimana durante la crescita ed annualmente in seguito. La pianta ha bisogno di essere innaffiata regolarmente durante la sua crescita, ma potete attendere 2 giorni dopo che il suolo si sia svuotato prima di innaffiare successivamente.
 Mettete la palma in un posto in cui beneficerà di un esposizione  metà-ombra metà-sole.



Archontophoentx alexandrae germinata da 2 mesi

Informazioni utili
La salsedine brucia le pinnule gradualmente e basta un giorno con il mare agitato e l'aria le brucia completamatente. L'inverno con vento e mare forte la pianta soffre molto e l'aspetto è compromesso senza ombra di dubbio.
Relativamente la crescita, quelle più esposte hanno le foglie più piccole, con il picciolo molto corto, e, in ogni caso, necessitano di lavaggio dalla salsedine dopo moto ondoso e vento forte, altrimenti si brucuiano completamente e la crescita è stentata. Per non parlare dell'alcalinizzazione/salinazione del terreno.
L'unica osservazione positiva e che le foglie non si spezzano neppure con raffiche di vento importanti.

16 commenti:

  1. Mi piacerebbe avere dei semi di questa pianta, potreste aiutarmi a reperirli?
    pasquale.iemma@tiscali.it

    RispondiElimina
  2. Ci sono diversi rivenditori on-line che dispongono di semi di Archontophoenix Alexandrae freschi e di qualita'. Se e' interessato potro' fornirle l'indirizzo di alcuni on line shop da cui mi servo io.

    RispondiElimina
  3. Come fare per trovare la piantina e non il seme, dato che ho avuto una cattiva esperienza con i semi di alexandrae che non sono usciti.

    RispondiElimina
  4. Le piantine si possono trovare facilmente anche on-line e se è interessato posso darle qualche indirizzo di riferimento.
    In Italia (centro-sud) ci sono comunque un sacco di vivai ben forniti, ma dipende dalla zona in cui lei vive.

    RispondiElimina
  5. a me interesserebbe una pianta e/ piantina ma non vorrei spendere molto. Zona roma
    mail: sunfreeware@libero.it

    RispondiElimina
  6. ho una palma che ha fatto i semi sul lato del tronco ma non so come e quando si possono piantare..

    RispondiElimina
  7. Bellissimo Blog ben fatto e didattico complimenti!!

    RispondiElimina
  8. Cerco una pianta che sia già alta almeno un metro, vivo a Roma. Dove posso trovarla? Quanto potrà costare?

    RispondiElimina
  9. Bravo, ottimo articolo, complimenti!

    RispondiElimina
  10. Bravo, ottimo articolo, complimenti!

    RispondiElimina
  11. Buongiorno a tutti ho un archontophoenix alexandrae piantata in piena terra da circa un anno e forse più ... esposta in pieno sole su un prato di gramignone,con regolare impianto di irrigazione che ovviamente rendo attivo solo d estate.La mia archontophoenix e bloccata da un anno ..come se nn si vuole sviluppare ,non cresce e sembra che fatichi,in tutto questo tempo ha fatto solo 1/2 foglie nuove ma lentissima ancora la seconda foglia a spada è bloccata da mesi,insomma di crescere rigogliosa non ne vuole sapere.E coltivata a circa 500 mt dal livello del mare ... e conciata ogni anno regolarmente.sapete dirmi perché non si sviluppa in maniera rapida e rigogliosa e stenta a far uscire le foglie nuove ...insomma mi sembra proprio ibernata ....attendo risposte da esperti grazie Marco

    RispondiElimina
  12. Anche a me succede lo stesso la mia è in vaso prima era in pieno sole ed appassita la ho messa in un posto più ombreggiato ma non cambia nulla. Cosa posso fare?
    Grazie

    RispondiElimina
  13. Concimatele mensilmente invece che annualmente!

    RispondiElimina